mercoledì 26 novembre 2014

The raven - Lew Landers (1935)

(Id.)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un chirurgo ormai ritiratosi in favore della ricerca viene richiamato per intervenire sulla giovane figlia di un giudice resa moribonda da un incidente d'auto. Il chirurgo accetta e, dopo aver salvato vta e bellezza della donna, comincia a frequentare la famiglia, il giudice, la figlia ed il fidanzato di lei. Ovviamente lui ne è innamorato e scopertosi dal giudice viene minacciato di interrompere ogni rapporto con loro. Ottenebrato dalla follia decide di vendicarsi, costringendo un fuggitivo (a cui promette di sistemargli il viso deturpato da un itnervento fatto da lui stesso) ad affiancarlo nella sua idea omicida... solo che è pure un appassionato di Edgar Allan Poe e per vendicarsi vuole uccidere i protagonisti della vicenda con macchine di tortura pensate dallo scrittore.

Confusa e folle opera horror senza orrore (nè paura) che punta tutto sulla solita coppia Lugosi/Karloff per ottenere l'effetto e l'affetto del pubblico. Ma la storia è assurda e mal diretta, non si capisce perché rendere tutto così inutilmente complicato con il pendolo di Poe e tutte le altre macchine inutili; pure il personaggio di Karloff è li solo per dare all'attore la possibilità di recitare la parte di un Frankenstein sotto mentite spoglie.
Il film riesce invece ad essere irritante molto velocemente.

Da ricordare solo alcune sequenze dove il regista insegue gli attori con camera a mano (è evidente che non sono carrelli) come un Aronofsky ante litteram (sequenze molto brevi, per carità, ma considerando l'anno, le attrezzature dell'epoca erano mastodonti ben diversi da quelli di oggi).
Bravo Karloff nelle poche scene dove può recitare, indecente invence Lugosi che recita in maniera sguaiata peggio che se si trovasse in un film muto.

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