lunedì 20 giugno 2016

Dieci piccoli indiani - René Clair (1945)

(And then there were none)

Visto in Dvx.

La storia di "Dieci piccoli indiani" della Christie credo sia nota, qui per un ripasso, ma meno se ne sa e meglio è.

Questa versione del romanzo della Christie si basa però sull'adattamento teatrale (fatta dall'autrice stessa) che è decisamente meno inquietante e più consolatorio.
Inoltre dietro la macchina da presa c'è René Clair che non riesce a non aggiungere molti tocchi leggeri. L'effetto finale quindi, pur riuscendo benissimo, sarà meno perturbante del libro originale.

Detto ciò il film è bellissimo. Una gallerie di facce prima ancora che di personaggi (per me spiccano la sempre gelida Anderson, il sempre buffo Auer e il sempre british Fitzgerald).

Clair poi è garanzia di intelligenza; crea costantemente inquadrature gustose (si pensi al ritrovamento del cadavere del maggiordomo o il gomitolo di lana che conduce a un altro cadavere) e gestisce il numero spropositato di personaggi (almeno all'inizio) con la dovuta ironia e grazia (bella l'idea dell'incipit di presentare i rapporti fra i personaggi sfruttando il vento; i personaggi poi si presenteranno letteralmente guardando direttamente in camera per maggior chiarezza). Tutto questo viene fatto senza dimenticare di essere in un giallo e se l'inquietudine si ottiene solo nel finale, è innegabile che la costruzione di un ambiente paranoico dove tutti sospettano di tutti è perfettamente riuscita quasi fin da subito. Viene anche mantenuto l'aroma di perversione di un deus ex machina che vuole portare la giustizia a ogni costo.

Il finale alternativo, come dicevo, è meno soddisfacente di quello originale, ma, per chi come me già conosceva il libro, ha l'indubbio vantaggio di lasciare il dubbio su come verrà conlcusa la complicata vicenda.
Il film ricevette il plauso della Chritstie stessa.


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