venerdì 2 giugno 2017

Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Africa? - Ettore Scola (1968)

(Id.)

Visto in Dvx.

Un imprenditore italiano parte per l'Africa portoghese (!) alla ricerca del cognato apparentemente scomparso mesi prima; accompagnato dal fido ragioniere sarà costretto a un continuo peregrinare in un inseguimento a distanza delle tracce (e dei depistaggi) lasciati dal parente. Trovatolo sarà costretto a valutare se il ritorno a casa sia davvero la scelta da preferire.

Filmetto più simpatico che divertente di uno Scola (ma alla sceneggiatura ci sono pure Age&Scarpelli) che vorrebbe già essere fustigatore degli italici costumi, ma riesce appena a graffiarne la superficie e riempie il resto di luoghi comuni, idee abusate e un Sordi che gigioneggia senza freni (anzi, macchiettistico standard, deve aver impostato il pilota automatico e non aggiunge niente al film).
Quello che viene maggiormente fuori è un film sull'Africa (l'Africa ovviamente, non una nazione specifica) con lo sguardo esotista del provinciale italiano che riempie tutti di buoni selvaggi rinoceronti e struzzi, missioni cattoliche e pasta cucinata in mezzo alla savana (e quasi tutti che parlano un poco di italiano! E tutti i personaggi minimamente utili alla vicenda sono bianchi).
Di positivo si salva solo (ma è grandiosa) la figura del ragioniere; un Blier impeccabile che fa da spalla comica a Sordi permettendogli di strappare qualche sorriso, ma che anche da solo riesce a tenere il film verso il versante della commedia.
Per essere di Scola manca tutto, non c'è cattiveria o cinismo, ma manca anche la poesia.
Direi che è per completisti di Sordi

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