mercoledì 4 ottobre 2017

Infedeltà - William Wyler (1936)

(Dodsworth)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Ricco americano decide, a malincuore, di andare in pensione e, con la moglie, parte per un lungo viaggio in Europa. Purtroppo la moglie, ora che può vedere il mondo e conoscere persone colte e raffinate (buffa e luogocomunista contrapposizione con gli USA) sente di meritare di più e comincia a flirtare come non ci fosse un domani. Fra litigi, separazioni oceaniche, ricongiungimenti e rispettivi innamoramenti con promesse di matrimonio la coppia scoppierà in maniera definitiva.

Interessante film che disserta a lungo sulla distruzione di una coppia che, con un certo coraggio, non concede nulla alla commedia e opta per dei protagonisti di mezza età per un argomento che ai giorni nostri potrebbe avere appeal solo se fossero dei giovani. In questo senso rimane una mosca bianca nel cinema che, forse, meriterebbe essere riscoperto. Anzi, meriterebbe maggiore attenzione anche per la conclusione; ovvio che l'amore dovrà trionfare, ma non riesce ad avere quel piglio consolatorio che hanno i drammi sentimentali contemporanei; dell'amaro rimane sempre.
Purtroppo le dissezioni hanno due problemi in pectore, quello di scadere nella didascalia e quelle di troppo nello specifico o nel ripetitivo. Il didascalismo non è di questo film, messo in mano a persone competenti nello sceneggiare suggerendo molto; il dettaglio, invece, ma soprattutto la ripetitività ci sono eccome, arrivando dopo la metà del film a far deragliare il ritmo. Peccato.

Affascinanti le location ricostruite con alcuni scorci potenti (Oscar per la scenografia), si pregia di una regia gradevole che si impegna, invisibile, a mettere in piedi alcune costruzioni sceniche. Niente di enorme, ma Wyler si prende anche la briga di costruire un finale che merita di essere ricordato con l'ultimo litigio fra i coniugi in mezzo alla folla che aumenta e l'urlo di lei smorzato dalla sirena della nave in partenza.

Dopo aver visto "Holiday", "L'orribile verità" e anche questo film, credo che l'opinione di Woody Allen sulle relazioni di coppia derivi dai melò anni '30.

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