domenica 17 gennaio 2021

L'incredibile storia dell'isola delle rose - Sidney Sibilia (2020)

 (Id.)

Visto su Netflix.


La storia dell'isola delle Rose (incredibile sia il primo film che si basi su quegli eventi) è lo spunto per raccontare gli ideali del '68 con il giusto distacco.

Non so se fosse quello l'intento di Sibilia, ma l'effetto è proprio quello. Distaccandosi completamente dal filone ideologico oriundo degli anni '70, questo film riesce a rendere l'afflato libertario senza costruire un'opera a tesi (ed è già molto), ma pure senza ideologia, né drammi; anzi sfruttando la commedia e utilizzando le migliori dinamiche di contrapposizione con un antagonista immergendolo nel senso italiano per la farsa.

Alla sua seconda prova quindi (se prendiamo in un blocco solo "Smetto quando voglio"), Sibilia si trova a dirigere una commedia efficace, rimescolare il genere ideologico, costruire una mitopoiesi dello stato italiano come antagonista che è nuova (nella nostra filmografia), ma assolutamente immersa nel punto di vista storico di prendere nulla sul serio.

Ci sono dei momenti intensi, alcuni emotivi piuttosto scontati, ma glieli si passa per come riesce a gestire tutto il resto del minutaggio.

Solito encomio per la gestione degli attori tutti utilizzati al meglio e per la cura della fotografia (non più aspra come nei film precedenti del regista, ma a colori pastello patinati).

2 commenti:

Babol ha detto...

Onestamente non mi ha fatta impazzire: l'ho trovato abbastanza superficiale e mi ha lasciata con più domande che risposte.

Lakehurst ha detto...

Invece devo dire che mi ha proprio convinto, una commedia ottimamente realizzata, che guarda un periodo in maniera personale... ecco il finale enfatico era evitabile...
ma se ogni film con un finale dle genere avesse questa qualità ci metterei la firma