lunedì 11 maggio 2015

I guerrieri della notte - Walter Hill (1979)

(The warriors)

Visto in Dvx.

Cyrus, Il capo della più importante gang di New York raduna 9 rappresentanti per ogni gruppo di avversari nel Bronx, devono essere tutti disarmati. Al raduno farà una proposta ghiotta, unirsi tutti per conquistare totalmente la città. Durante il discorso una testa calda gli spara e fa ricadere la colpa sui Warriors, una gang di Coney Island. Il capo verrà immediatamente catturato dalla polizia, per gli altri otto inizierà una fuga verso casa braccati da tutti; le gang che vorranno vendicare la morte di Cyrus, la banda che ha compiuto l'omicidio che vorrà zittirli prima che qualcuno possa credere loro e la polizia che li ricerca per omicidio.

Film cult dall'origine altisonante, tratto com'è dalle Anabasi di Senofonte, ma condito con citazioni classiche (non so se volute) d'altra origine, evidenti la gang di sirene e la circe adescatrice nel parco.
Con queste origini però non bisogna aspettarsi un film noioso, la storia è modernissima, un viaggio allucinato in mezzo a una città lisergica, fatta quasi esclusivamente di bassifondi e metropolitane, in un ambiente dove tutti gli esseri umani che si incontrano sono possibili nemici, dove la vita è in costante pericolo.
I difetti sono pochi e li riassumerei in uno soltanto; è un film piuttosto tamarro. Le varie gang sono identificate dal vestiario (idea ottima fare indossare loro delle "divise"), peccato che i più siano vestiti kitsch o stupidi... poi per carità era il 1979, forse all'epoca erano di buon gusto.

Tutto il resto invece è ottimo.
Il protagonista, uno sconosciuto Michael Beck è un personaggio rocciosissimo, serio e determinato, sia nella fuga che nella lotta, sia negli scontri che negli approcci con le ragazze; un eroe americano perfetto.
Hill alla regia dirige con mano fermissima, costruisce qualche scena di lotta che sono dei balletti stilizzati, si muove a suo agio negli spazi ristretti della metro, butta intermezzi autoriali per far muovere la storia al di là della fuga dei Warriors (la dj di cui vediamo solo la bocca perché lei è solo una voce alla radio, la banda di Cyrus inquadrata sempre con luci e ombre enfatiche, visi impassibili e molti profili).
Lo showdown finale che permette uno scioglimento vero e proprio senza scadere nel nulla di fatto.

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