venerdì 22 maggio 2015

Il bacio della pantera - Paul Schrader (1982)

(Cat people)

Visto in Dvx.

Una ragazza si trasferisce a New Orleans dal fratello appena rintracciato. Il loro rapporto si dimostrerà piuttosto ambiguo, mentre lei si troverà ad essere attratta tanto da una pantera presente nello zoo, quanto dal responsabile dello zoo stesso. Su tutto aleggia una maledizione ancestrale.

Remake dell'omonimo capolavoro di suspense degli anni quaranta diretto da Tourneur. Qui si mette alla regia Schrader, sceneggiatore inappuntabile, regista altalenante. Purtroppo ha la pessima idea di prendere uno script già pronto fatto da altri (in realtà venne richiesto questo film dalla produzione che voleva sfruttare i diritti del primo film in una chiave moderna che potesse cavalcare l'onda horror di quegli anni). Purtroppo ha pure la sfortuna che la sceneggiatura sia stata scritta male, con salti enormi, tante scene inutili, tentativi di suspense che ricalcano (malamente) l'originale. Purtroppo Schrader ha pure l'incapacità di fare un film unico, lo riempie di episodi disgiunti e non riesce (quasi mai) a creare tensione (ok... la tensione nella scena dell'autopsia alla pantera c'è, almeno li c'è, ne sono sicuro).
Di fatto questo è un film differente dall'originale; tutto è declinato in un'ottica familiare e punta molto sull'erotismo e sullo splatter. Ma dell'erotismo riesce ad azzeccare solo la protagonista (una Kinski mai così sexy) e dell'horror gore ha gli effetti speciali impeccabilmente anni '80 che potrebbero fare invidia a un CGI moderno (la trasformazione della Kinski è splendida).
Poi è indubbio che azzecchi i protagonisti, della Kinski c'è poco da dire, McDowell invece è la scelta ovvia e da garanzia di inquietudine e perversione anche solo per il nome.
Bella pure la colonna sonora sintetizzamente anni '80 del nostro Moroder.
Se ci aggiungo pure la cura della fotografia (che però indugia spesso in colori eccessivi degni di quel decennio) e alcune location ottime... ecco direi che ho elencato i pregi del film; cioè tutto il comparto tecnico.
Purtroppo una sceneggiatura soporifera e una regia invisibile non possono essere compensate dai tecnicismi.

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