lunedì 23 novembre 2015

All'ovest niente di nuovo - Lewis Milestone (1930)

(All quiet on the western front)

Visto in Dvx.

Ovviamente tratto da Remarque, quindi la storia della prima guerra mondiale vista dagli occhi di un adolescente tedesco convinto ad arruolarsi volontario.

C’è stato un periodo a cavallo fra gli anni ’20 e 30, a cavallo fra muto e sonoro, che massacrò diversi registi, ma chi riuscì a sopravvivere creò alcune delle opere più interessanti di sempre. Anche qui vi sono scene da vero e proprio film muto (il ragazzo che si presenta alla madre in divisa o il passaggio degli stivali da un militare all’altro) e un uso emotivo del sonoro (il bombardamento durante l’attacco alla trincea); primi e primissimi piani bellissimi degni di un Dreyer (ok, non esageriamo, sono poco un poco più insipidi) e un uso del montaggio molto vivace.
Un film enorme, che con la regia riesce a rendere l'intero mood del libro originale anche più della sceneggiatura. Incipit bellissimo, con i soldati in marcia sempre sullo sfondo (ci sono grandissime scene/affresco con moltissimi piani) mentre in primo piano la gente comune in piena euforia sceglie di arruolarsi; dopo pochi minuti arriverà la guerra vera.

Bellissima, anche, la scena dell’attacco alla trincea, molto coinvolgente dove il sonoro (usato splendidamente) è fatto solo dalle esplosioni dei bombardamenti e vi sono lunghe carrellate sulla trincee (come in molti film di guerra… beh almeno delle guerre di trincea appunto). Unica scena poco risucita, poco empatica, è l’assassinio dentro la buca, dove il dramma non viene quasi per nulla trasmesso. Però poi si conclude con una scena bellissima, che in un altro film sarebbe stata stucchevole.
Detto ciò questa rimane una delle trasposizioni cinematografiche meglio riuscite e, ripeto, per lo più grazie all'uso intelligente dei movimenti di macchina da presa e del sonoro.

Inoltre un film del genere con i tedeschi buonini non lo avrebbero più potuto fare per qualche decennio...

PS: la versione che ho visto è quella ridotta con mezzora in meno.

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