lunedì 24 agosto 2020

John Wick - Chad Stahelski, David Leitch (2014)

(Id.)

Visto su Amazon prime.

Credo sia ormai noto a tutti il film d'azione di Keanu Reeves, non dirò nient'altro sulla trama, mi pare già sufficiente.

Il film realizzato dagli stunt Sthelski e Leitch (prodotto da quest'ultimo e tenuto uncredited nella regia, ma vedendo quel capolavoro di "Atomica bionda" è evidente da dove vengono molte delle idee di regia) è tutto tranne un capolavoro, ma è un film enorme per l'idea di base di prendere l'azione del sud est asiatico (si, diciamo pure quella di "The raid") e portarla a Hollywood. Già solo per questo il film potrebbe diventare uno dei semi dell'action dei prossimi vent'anni. Si aggiunga che uscendo dal loro campo, prendono l'estetica di Refn, tutte luci fluo, personaggi impassibili, illuminazione in pieno volto e una perfezione formale estrema, la manipolano per renderla meno perturbante e il gioco è fatto. abbiamo la carta d'identità di quello che il cinema d'azione potrebbe diventare se venisse girato senza il pilota automatico.

Ovviamente i pregi non finiscono qui. L'estetica è molto e la regia è tutto, ma il world building dei sicari che vivono a fianco del genere umano normale come i vampiri è semplicissimo è pazzesco; l'eroe che incute timore ai villain con il solo rimanere al silenzia al telefono (in una sorta di versione ribaltata del T1000)  è un'idea semplice che era ora qualcuno portasse sul grande schermo e poi c'è Reeves che sembra nato pèer la parte.
I difetti, però, sono altrettanto notevoli: trama un poco raffazzonata con eventi troppo rapidi o decisioni buffe, Reeves che si dà anima e corpo, ma che ancora non ha il fisico adatto (nelle scene con degli stunt all'altezza si nota poca, ma lo showdown finale con l'altrettanto legnoso Nyqvist è patetico)... Quindi?
Quindi siamo davanti a un film di serie B con tutti i limiti del caso che offre alcune delle scene d'azione migliori del suo anno (verrà superato a destra dalla già citata "Atomica bionda") e che crea un immaginario visivo e concettuale che non potrà non influenzare i posteri.

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