lunedì 17 agosto 2020

Holy Motors - Leos Carax (2012)

(Id.)

Visto su Amazon prime.

Un uomo gira in macchina per Parigi, riceve una serie di richieste di "parti" da interpretare per le vie della città.

Carax mi ha sempre dato l'impressione di essere un eccezionale creatore di immagini e di momenti cinematografici geniali ed efficaci nello stesso momento, ma di non riuscire a portare a casa il risultato nel lungo periodo. Per dirla in poche parole, ha idee che rendano alcune scene o sequenze eccezionali, ma i suoi film sono sempre claudicanti.
Il problema aggiuntivo è che, pare si, sia lasciato convincere dai complimenti sciovinisti d'oltralpe e si sia messo in testa di essere uno dei registi migliori in circolazione e i suoi film zoppicanti sono sempre più ambizioni (versione buona di tracotante).
Questo è forse la quintessenza dei pregi e difetti di Carax. Un film fatto di cortometraggi malamente legati assieme, con moltissime idee di messa in scena e colpi d'occhio (anche se non c'è niente di paragonabile a quanto fatto con "Gli amanti"); un film che vuole essere un lungo metaforone del fare cinema con un personaggio che vive l'essere attore nella vita di tutti i giorni e attraversa vari generi incaricato da personaggi non chiari che sono innamorati del gesto artistico in sé.
Inutile dover sottolineare che per me è un fallimento. Un'idea vecchissima di film a tesi allegorico che neanche nei seventies avrebbero potuto partorire tenuto in piedi da una cura delle immagini enorme, ma senza le idee esplosive degli anni '90 di Carax e con un gusto per l'ermetismo e la citazione che diventano stucchevoli (l'incipit con Carax stesso che sveglia nel cinema o la scena finale in cui la Scob si mette una maschera che mostra i suoi "occhi senza volto" sono sfacciataggine che fanno prudere le mani).

PS: comparto grafico efficacissimo che sembra essere stato ispirato dall'occhio acido di Noé.

3 commenti:

Lory ha detto...

Fermato il DVD a metà, non mi è piaciuto per niente, non ricordo di aver visto altro di questo regista.
Definito un capolavoro a me è parso puro esercizio di stile....

Lakehurst ha detto...

Sono d'accordo, fastidioso a prescindere, specie se si odiano i film a tesi. Carax sarebbe molto bravo 8e lo è, soprattutto a creare immagini), ma ha il difetto di prendersi troppo sul serio, di amare troppo le metafore e di non lasciare la sceneggiatura ad altri.
Gli amanti del pont neuf merita una visione

Lory ha detto...

Ah, ecco, vedi, non ho guardato la sua filmografia, ma quello che citi l'ho visto, tanto tempo fa, aggiungo, non ricordo molto, magari lo cerco.