(Id.)
Visto in VHS. La creazione di Frankestein ad opera di Mary Shelley secondo Russell. Nella villa Diodati si riuniscono Byron, i coniugi Shelley e il Dr. Polidori. Byron è ovviamente pervertissimo e dopo una seduta spiritica sembra liberarsi una creatura frutto delle paure dei partecipanti, che li funesta per tutta la notte…
La storia sulla carta sembra una figata… il problema è che Ken Russell vuole fare l’artista a tutti i costi. La perversione di Byron (interpretato da un Byrne magnificamente luciferino) è tutta a parole, perché nei fatti la cosa più oscura che fa è permettere alla capretta da mungere di passeggiare per casa.
La creatura che viene creata (che non viene mai mostrata) fa scherzi da prete, mostra la sagoma dietro un vetro e poi scappa via veloce veloce, fa Bu! da dietro un angolo e altre simpatiche rie del genere. Tutta la nottata è una sorta di film horror che annoia senza tregua con una manciata di personaggi che non rischiano mai niente, ma che si inquietano anche solo se si vedono allo specchio.
Il film, figlio di questa idea distorta di cinema alto, è una noia spocchiosa e senza scampo; unico motivo di pregio è la scena della donna con gli occhi sui capezzoli… idea molto russelliana, che si conclude in un’inquadratura e che, devo ammettere, è stato il motivo per cui ho recuperato il film… no, non ne è valsa la pena.
PS: pregevolissima la locandina con il nano truccato da idiota.
Visto in VHS. La creazione di Frankestein ad opera di Mary Shelley secondo Russell. Nella villa Diodati si riuniscono Byron, i coniugi Shelley e il Dr. Polidori. Byron è ovviamente pervertissimo e dopo una seduta spiritica sembra liberarsi una creatura frutto delle paure dei partecipanti, che li funesta per tutta la notte…
La storia sulla carta sembra una figata… il problema è che Ken Russell vuole fare l’artista a tutti i costi. La perversione di Byron (interpretato da un Byrne magnificamente luciferino) è tutta a parole, perché nei fatti la cosa più oscura che fa è permettere alla capretta da mungere di passeggiare per casa.
La creatura che viene creata (che non viene mai mostrata) fa scherzi da prete, mostra la sagoma dietro un vetro e poi scappa via veloce veloce, fa Bu! da dietro un angolo e altre simpatiche rie del genere. Tutta la nottata è una sorta di film horror che annoia senza tregua con una manciata di personaggi che non rischiano mai niente, ma che si inquietano anche solo se si vedono allo specchio.
Il film, figlio di questa idea distorta di cinema alto, è una noia spocchiosa e senza scampo; unico motivo di pregio è la scena della donna con gli occhi sui capezzoli… idea molto russelliana, che si conclude in un’inquadratura e che, devo ammettere, è stato il motivo per cui ho recuperato il film… no, non ne è valsa la pena.
PS: pregevolissima la locandina con il nano truccato da idiota.
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