(The war of the Roses)
Visto in DVD.
La storia di una coppia (Douglas e la Turner) dal loro incontro, l’innamoramento, i primi tempi felici (e tutto questo in una ventina di minuti) e poi per il resto del film del loro scivolare verso il disprezzo reciproco, quindi l’odio (almeno da parte di lei, perché lui per tutto il tempo insisterà nell’amarla) fino alla guerra aperta.
Questo è un film che ha tutto, dal vendicatore calvo, al pesce al piscio fino ad un Danny De Vito podologo, non manca di nulla; una sceneggiatura scritta benissimo solo in minima parte poco credibile, motiva tutto senza dare addosso ad uno solo, ma mostrando come le cose siano crollate per la loro stessa natura e come tutto fosse in essere fin dall’inizio.
Ma la vera sorpresa non è qui, e neppure sta nell’ottima recitazione di Douglas, visto che negli anni ’80 ancora sapeva fare l’attore (brava anche la Turner comunque); la vera sorpresa è Danny De Vito. Si perché il film è diretto da lui! Fotografia chiassosa, ma sempre entro i limiti; ambienti che costruiscono uno stato d’animo prima ancora della storia (fuori dalle finestra di De Vito mentre racconta il cielo è infernale), ma soprattutto una macchina da presa mobile, pronta ad inquadrare in maniera ragionata per essere al limite del cartone animato, un montaggio serrato che, talvolta, prende dal western, altrove cita i film d’amore. Si insomma, una regia adattissima ad un film al limite, ad una commedia cattivissima come questa, che fa da perfetto contraltare alla storia.
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