lunedì 27 giugno 2011

Source code - Duncan Jones (2011)

(Id.)

Visto al cinema.
Gyllenhaal è un militare assoldato in una missione particolare, per varie questioni non molto chiare, può essere mandato indietro nel tempo (nella mattinata) per rivivere gli ultimi otto minuti della vita di un uomo prima di un terrificante attentato. La sua missione è di scoprire chi è stato, visto che sta per colpire di nuovo… eppure lui rimane rinchiuso in una capsula e i suoi superiori sembrano reticenti…

Mr. Jones è divenuto, al suo secondo film, l’unico regista di vera fantascienza sul mercato. Questa volta è alle prese con un lavoro su commissione, già di per se affascinante e ben scritto (giusto il finale e l’eccesso di sentimentalismo sono un evidente sintomo di una produzione pesantemente presente), viene preso e trattato con tutta la serietà possibile… poi ci sono le sue capacità. No perché fare un film a indagine che comincia con un protagonista senza memoria, in cui la stessa scena si ripete continuamente quasi identica, e farlo senza annoiare, cambiando di continuo punti di vista e modi d’inquadrare ha del notevole. In mano qualcuno di meno competente sarebbe stato devastante. E poi ci sono da considerare pure la fisica quantistica e il calcolo iperbolico…

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