sabato 25 gennaio 2014

L'estate di Davide - Carlo Mazzacurati (1998)

(Id.)

Visto qui.

Un ragazzo di Torino, appena maturato (ha passato la maturità), per fuggire dalla famiglia e senza dover spendere troppi soldi se ne va dagli zii nel polesine. Comincerà a lavorare per lo zia, conoscerà una ragazza di cui si innamorerà e di cui scoprirà retroscena inaspettati, ma soprattutto conoscerà un ragazzo serbo che lo porterà a essere cacciato dagli zii e a cercare di vendere eroina con risultati drammatici.

Certamente un film di formazione, in cui gli attori si muovono come fantasmi dentro un ambiente. Ecco si, la storia (piuttosto esile nel complesso e lenta nello sviluppo) sembra solo un pretesto per mostrare un ambiente; la macchina da presa non si sofferma mai sui paesaggi, ma le campagne di Rovigo, i corsi d'acqua, gli alberi, la geografia della zona e, in ultimo, l'onirico biancore della Puglia, riempiono ogni inquadratura. Sembra un film creato apposta per mostrare un luogo, in cui i personaggi sono solo l'appiglio per poterlo fare.

Pessima la scelta del protagonista, quello si bressoniano nell'amimia; bravo invece il coprotagonista serbo che riempie tutte le inquadrature in cui è compreso.

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