lunedì 26 maggio 2014

I viaggi di Gulliver - Dave Fleischer (1939)

(Gulliver's travel)

Visto qui, in lingua originale.

Primo lungometraggio della compagnia di Fleischer, concorrente diretta della Disney che mosse i primi passi negli anni '10 con dei cortometraggi a tecnica mista (un uomo live action che si confronta con personaggi disegnati) che si evolvettero in alcune serie animate di grande successo per tutti gli anni '20 (Betty Boop e Popeye sono stati i cavalli di battaglia).
Lo stile caratterizzato da un'anarchia visiva impressionante e da una ricerca di innovazione tecnologica (Max Fleischer inventò il rotoscopia, aggeggio atto a riprodurre in disegni un filmato in live action; metodo che rende più credibili i movimenti).
Quando negli anni '30 la Disney decise di buttarsi nella folle idea di un lungometraggio animato (e ottenne un enorme successo), Fleischer per non rimanere indietro decise di copiare l'idea. E come l'avversario decise di prendere una storia classica e fare a meno dei suoi personaggi classici...
Ottenne un totale disastro (anche a causa della guerra in Europa che ridusse il bacino d'utenza del film).

A Lilliput il re sta predisponendo le nozze della figlia con il figlio del re confinante, i due sovrani sono amicissimi, ma la divergenza di opinione sulla canzone da cantare alle nozze si risolve in una dichiarazione di guerra. Nel mentre, sulla spiaggia, i lillipuziani trovano un gigante che li aiuterà a risolvere la situazione.
Di fatto la storia è un lungo pretesto per mostrare scene bizzarre in cui i lillipuziani legano Gulliver, in cui i lillipuziani vestono Gulliver o in cui i lillipuziani mangiano con Gulliver; almeno fino a tre quarti di film, la trama non si muove da quanto accaduto nei primi 10 minuti. Ovviamente Fleischer voleva mostrare le proprie capacità tecniche (Gulliver infatti è realizzato tramite il rotoscopio).
Peccato perché il film è di una stupidità imbarazzante, i personaggi creati sono buffi, ma non hanno la follia creativa dei cortometraggi (il target è quello più infantile possibile) e la tecnica del rotoscopio affiancato ai disegni normali è assolutamente spaesante e riesce a rendere meno credibile il personaggio di Gulliver.
In definitiva è un film brutto, mal realizzato e assolutamente sotto gli standard minimi della compagnia che lo produsse.

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