lunedì 26 maggio 2014

Snow-white - Dave Fleischer (1933)

(Id.)

Visto qui. In lingua originale.

Per spiegare che cosa era in grado di fare il gruppo dei Fleischer (e non ha fatto con Gulliver!) si prenda ad esempio questo strepitoso corto della serie Betty Boop da molti animatori considerato uno dei migliori cartoon di sempre.

La storia è abbozzata perché lo svolgimento della vicenda è tutto un susseguirsi di fatti senza soluzione di continuità in una follia di idee enorme. I personaggi non rispettano le regole fisiche (che non esistono in quel mondo) e si trasformano in oggetti per sottolineare ciò che sta accadendo. Gli oggetti sono strutture plastiche che si deformano con facilità; tutti inoltre sono anche creature viventi che interagiscono con i personaggi; molti poi vengono utilizzati per scopi che non sono proprio dell'oggetto (su tutti lo specchio, che risponde alle domande della regina come nella fiaba originale, trasforma i personaggi in creature horror, viene utilizzato per volare e con la sua esplosione finale determina lo scioglimento della vicenda).
La scena memorabile è la famosa sequenza all'interno della mystery cave dove la regina trasformata in strega trasforma Koko il clown in un fantasma che canta "St. James infirmary blues" con la voce di Cab Calloway, mentre balla, si trasforma in una medaglia e in una bottiglia di vino che viene versato in un bicchiere e si beve lui stesso, passeggiando in un ambiente con fondali fuori di testa.
Ecco, questo era Fleischer, cortometraggi di chiaro stampo surreale con canzonette e musiche blues.

Nessun commento: