mercoledì 14 gennaio 2015

Cold fish - Sion Sono (2010)

(Tsumetai nettaigyo )

Visto in dvx, in lingua originale sottotitolato.

Un uomo è sposato con una casalinga disperata e sua figlia è una adolescentella stronza; pure lui non è un fiore, remissivo, grigio e ignavo non fa nulla per reagire alla routine mortale. Si, insomma, si odiano un pò tutti e nessuno si da una mossa. Lui è il proprietario di un piccolo negozio di pesci tropicali. Un giorno incontrano un ricco proprietario di negozio affine al suo, ne fanno l'ilare conoscenza perché il buon uomo non denuncia la figlia adolescente per taccheggio; anzi offre un lavoro alla ragazza, propone al padre di diventare socio, fa sesso sadomaso con la moglie. Ah si e poi uccide gente con il supporto (passivo perché è un ignavo) del padre, li scarnifica, li fa pezzi, brucia il bruciabile e getta ai pesci il resto. La situazione si fa sempre più infernale e complicata ed il povero padre inserito in questa spirale involontaria non riuscirà ad uscirne bene. Anzi, nessuno ne uscirà bene. A mala pena ne uscirà qualcuno.

Filmone distruttivo, amorale e cupissimo di un Sono in grande spolvero. Dirige con un piglio documentaristico fantastico la dissoluzione di una famiglia già morta nelle prime scene. Lo fa con l'introduzione di un personaggio splendido (nel senso che fa lo splendido), ironico in maniera idiota e grottesca, apprezzato per la sua espansività, ma che romperà ogni schema e con esso ogni rapporto familiare.
I temi in campo sono molti. Per primo direi l'assassino che alberga in ciascuno; se Lang si limitava a mostrare come un uomo semplice può trasformarsi in mostro in condizioni estreme, qui Sono mostra come tutti siano mostri e lo possano diventare in qualunque momento per qualunque ragione. Inoltre c'è un senso di violenza che stimola violenza, come una malattia infettiva. C'è una grande sensazione di moralità complessiva (si lo so, ho appena detto che è un filmone amorale, ma per le scene mostrate non per il significato), tutti qui soccombono alla violenza latente o diretta e tutti se lo meritano tantissimo, su tutti il protagonista immobile in tutto, passivo ad oltranza (splendida in questo senso la scena della scazzottata e poi del sesso entrambi fatti "passivamente)...
...poi cos'altro c'è... ah si, c'è un film violento e cattivo (psicologicamente prima ancora che fisicamente) che diventa splatter fin dalla prima mezzora, che è abbastanza mortifero da accontentare tutti e che ti dici più di così non può... ma poi arriva l'ultima mezzora, con una lotta in un corridoio insanguinato che te la raccomando e che ad un certo punto (ma ancora non è finito) ti mette una bella donna ad accarezzare con amore il torso squartato dell'amato, con una naturalezza che sembra una cosa ovvia.
E poi c'è il nichilismo. Un nichilismo distruttivo che farebbe impallidire quelli de "Il grande Lebowski"; il finale è uno dei meno accomodanti che ricordi da parecchio tempo a questa parte e, come viene ripetuto spesso durante il film, anche la terra è destinata a morire, fra solo 4 miliardi e 600 milioni di anni tutto sparirà.

PS: locandina, molto assennatamente, simile a questa



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