venerdì 3 luglio 2015

I vampiri di Praga - Tod Browning (1935)

(Mark of the vampire)

Visto in Dvx.

A Praga una morte misteriosa sembra indicare la presenza di vampiri nella zona; la polizia chiede aiuto a un esperto che, assieme alla famiglia e alla servitù del morto, cercherà di fare luce sull'accaduto.
Remake sonoro del perduto "Il fantasma del castello", successo commerciale del muto della coppia Browning/Chaney (lì l'attore trasformista creò una delle sue maschere più famose, pur essendo il film non più visibile sin dagli anni '60).
Si sa che dopo l'accoppiata "Dracula" "Freaks" i film di Browning non sono più stati gli stessi, in parte per evidenti limiti personali, in parte per enormi limiti produttivi (causati proprio da quel capolavoro mal recepito di "Freaks"). Eppure il film su Dracula inventò il vampiro cinematografico, creò l'immagine di Bela Lugosi che verrà perpetuata e definì gli stilemi del gotico cinematografico classico (fatto di ragnatele, teschi, ragni e bare). Questo film è figlio diretto di quella sua creazione, ma pur rimanendo impeccabile dal punto di vista dell'arredamento horror è un filmetto breve, ma estremamente noioso, con una trama che si snoda prevedibile e assurda (molti salti, molti comportamenti non comprensibili) mentre degli attori non al loro meglio si muovono in panni in cui non sono a loro agio (sarà anche colpa del doppiaggio, ma ho trovato fuori parte e prolisso anche Barrymore). Bela Lugosi reitera senza alcuna fantasia la stessa parte di 4 anni prima.
E allora quali sono i motivi di interesse (a parte i completisti di Browning come me)?
Beh, qui c'è la creazione della prima dark lady dell'horror, una lugubre vampira (interpretata da Carroll Borland) che sarà la madre naturale di tutte le donne mostro dei decenni successivi.
Ma soprattutto il motivo per guardare questo film può risiedere nel finale; un twist improvviso e imprevisto cambia radicalmente il punto di vista, ma soprattutto dimostra l'astuzia che sta dietro all'opera; Browning sfrutta pedissequamente l'immaginario da lui creato vampirizzando i suoi film precedenti, ma lo fa solo per ingananre... di più non posso dire per non rovinare troppo.
Quindi vale una visione?... a essere onesti no; è un brutto film, più intelligente che ben fatto.

2 commenti:

Babol ha detto...

Non l'ho mai visto ma ci sono almeno tre elementi degni di nota che mi porteranno a recuperarlo appena possibile! Vampiri, Bela Lugosi, Browning: cosa voglio di più?

Lakehurst ha detto...

ecco, direi che è proprio un film per completisti