mercoledì 6 marzo 2019

Kinetta - Yorgos Lanthimos (2005)

(Id.)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Un fotografo e un poliziotto si intrattengono ricreando (con l'aiuto di una cameriera di un albergo) alcuni delitti di cronaca. Con l'arrivo dei turisti il gioco finisce.

Opera seconda di Lathimos che risulta perfettamente in linea con quanto verrà dopo.
Messa in scena scarna con un utilizzo scarso dei colori; ma qui (per questioni più di mezzi che altro) c'è una minor cura nella fotografia; in certe porzioni c'è un'attiva ricerca dell'inquadratura sporca (macchina da presa traballante, utilizzo del fuori fuoco); molto distacco fra operatore e scena inquadrata, tanto quanto ce n'è tra i personaggi quando mettono in scena i delitti. Quasi totale assenza di dialoghi, nessuna spiegazione, e un'ossessione circa la riproducibilità della vita vera che fa il paio con (il più pretensioso e riuscito) "Alpeis". Affascinante che fin da subito (anzi in questo film molto più he nei successivi) Lathimos non faccia sconti allo spettatore e lo butti in mezzo a una vicenda ampiamente iniziata senza dare nessun suggerimento, nessun appiglio.
Di fatto lo stile qui è già maturo mancano solo i mezzi.

A cambiare è solo la trama, qui più eterea del solito, con una reiterazione delle sequenze che rendono il film, non solo ostico (come sempre in Lathimos), ma anche piuttosto noioso. Di positivo c'è che per ora rifugge dai trucchetti utilizzati poi in "Kynodontas", se gira a vuoto, ma lo fa senza pretendere di essere qualcosa di più solo con l'inserimento di dettagli shockanti.

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