martedì 20 luglio 2010

Il gabinetto delle figure di cera - Paul Leni, Leo Birinsky (1924)

(Das wachsfigurenkabinett, anche noto in Italia come "Tre amori fantastici")

Visto in DVD.

Un giovane scrittore viene assunto dal proprietario di un museo delle cere perchè scriva delle storie sui suoi personaggi più crudeli. Lo scrittore si innamorerà a tempo di record della figlia del suo datore di lavoro e inserirà la loro storia d'amore in tutti i racconti.
Vengono quindi raccontate le avventure di un tal califfo (Jannings, bravo ma non eccelso) che insidia la moglie di un panettiere; la storia di Ivan il terribile (Veidt, lui si decisamente valevole) che ama mostrare ai condannati a morte il tempo che resta loro con una clessidra, ma quando vorrà mostrare ad una ragazza la clessira dell'amato si accorgerà che sopra vi è scritto il suo nome, pensando d'essere stato avvelenato darà di matto e passerà gli anni rimasti a girare quella clessidra affinchè non finisca mai; ultimo un sogno dello scrittore su Jack lo squartatore (un Krauss sprecato) che ha più la valenza di un epilogo.
Avrebbe dovuto essrci un episodio in più su un mago italiano, ma per questione di costi Leni dovette acontentarsi.
Film discontinuo che si avvale degli attori migliori in circolazione per scopi differenti, creando una storia decisamente buona per Veidt, una più noiosa per Jannings, e dando soldi a gratis per Krauss che deve fare la statua di cera.
Leni fa tutto ciò che può, ma il risultato è per forza altalenante. Interessante l'uso del colore (anche se non originale visto che Griffith aveva già pensato anche a questo), con gli interni virati in ocra, e gli esterni in blu, più una dominante diversa per le storie, verde per quella del califfo, rossa per quella di Ivan il terribile, più di nuovo il blu per il sogno finale. Inoltre Leni rispolvera le sue capacità di scenografo espressionista creando ambienti surrelai e suadenti come nella migliore tradizione del periodo (questo film è stato definito l'ultimo del genere espressionista).
Un'opera decisamente buona, che con meno pedanteria sarebbe stata un capolavoro assoluto.
Una curiosità, il giovane scrittore è interpretato dal futuro regista William Dieterle!

PS: il film non ha alcuna connessione con il successivo "La maschera di cera".

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