venerdì 19 ottobre 2012

007: zona pericolo - John Glen (1987)

(The living daylight)

Visto in tv.

Lo 007 di Timothy Dalton è molto diverso dal superuomo british originale; è molto più pacato. Decisamente ironico, ma più ombroso e meno interessato alle donne… a fatica se ne fa una in tutto il film!

L’intero film prende una piega leggermente diversa dai precedenti (si tenga presente che subito prima di Dalton c’era Roger Moore, forse più in parte, ma i suoi film hanno sdoganato l’idea che la sospensione dell’incredulità sia inutile) con un’idea di action sempre presente, ma molto più virata verso l’ironia sfociando sin dai primi inseguimenti nell’inverosimile grasso e sfacciato (fuggire sulla neve usando il contrabbasso come timone mi pare esagerato).

Nel complesso il film riesce anche a intrattenere abbastanza, con un discreto ritmo, certamente migliore del terribile “Una cascata di diamanti” (che anche lui ha rischiato di saltare lo squalo in più punti); quello che però sfugge è proprio il concetto base di James Bond, un agente segreto migliore di chiunque altro in tutto, investigazione, lotta, humor, seduzione (si insomma una sorta di Sherlock Holmes anni ’60 alle dipendenze dell’MI6). Film carino, ma fuori tema.

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