Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Al secondo film Joe mi sorprende
nuovamente; mette da parte l’inutilità della trama casuale e costruisce una
storia d’amore omosessuale tra due soldati… mette da parte l’inutilità, è vero,
ma non rinuncia alla noia.
Comunque il film è girato in
maniere, a mio avviso, troppo amatoriale e il ritmo totalmente assente affossa
quel poco che poteva esserci… questo almeno a metà film.
Perché poi ad un certo punto, con
un aggancio che non ho ben capito, nella seconda metà Joe si mette a
raccontarmi della storia di un fantasma della foresta che cambia forma e che
passa da cacciatore a preda di un soldato… il tutto riuscendo a mantenere il
ritmo assente della prima parte. Nell’inquadratura finale finalmente Joe si
decide a mostrare l’unica immagine realmente cinematografica sei suoi due primi
film.
Detto ciò come va considerato un
film del genere? Personalmente non ritengo vada troppo interpretato, perché
credo che Joe sia più propenso ad una autorialità criptica fine a se stessa;
dunque quello che rimane è solo un film doppio senza un grandissimo senso che non
possiede una propria personalità cinematografica.
Bravo Joe, continua così.
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