venerdì 26 ottobre 2012

Il primo dei bugiardi - Ricky Gervais, Matthew Robinson (2009)

(The invention of lying)

Visto in Dvx.

L’ottimo Ricky Gervais ci presenta un mondo in cui la menzogna non esiste, in cui gli esseri umani non sono fisiologicamente in grado di dire bugie e ci mostra come sarebbe la vita in quel caso (fatto salvo che la civiltà si sia comunque evoluta identica alla nostra nonostante tutto).

Che dire, nell'immediato la cosa funziona, l’effetto spiazzante dell’idea è buono, solo un po’ esagerato dal fatto che oltre a non mentire tutti parlino un po’ troppo delle cose che potrebbero omettere. Comunque sia condotto, il gioco funziona e mostra i rapporti sociali, lavorativi e famigliari come sarebbero in questo mondo fantastico… ma il gioco si rompe alla svelta; se all'inizio è decisamente originale il non sentire l’ipocrisia che tutti avremmo, dopo poco diventa ripetitivo e francamente prevedibile… Però succede che la madre del protagonista muoia e lui, per non addolorarla all'idea di un al di là inesistente si inventa il paradiso; nasce quindi la menzogna. Da qui il film cambia completamente, da una parte inizia la carriera del protagonista, essendo l’unico in grado di mentire può dire ciò che vuole, ma dato che tutti gli altri non conoscono neppure il concetto di bugia…semplicemente gli credono, qualunque cosa dica (concetto effettivamente affascinante tratto dai Viaggi di Gulliver). Anche qui il gioco è notevole, ma come tutti i bei giochi, dura poco e si ritorna alla ripetitività di prima. A ciò si può associare l’inevitabile storia d’amore in questa seconda metà a completare il quadro (non avrei mai creduto che anche Gervais ci sarebbe caduto).

In definitiva un ottimo soggetto molto difficile da rendere in una sceneggiatura… e si vede.

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