(Ice age: continental drift)
Visto al cinema.
Scrat, nel tentativo di piantare la sua ghianda, causa una deriva dei continenti estremamente rapida separando all'improvviso i soliti tre (che andranno ad incontrare un gruppo di pirati) dalla famiglia del mammut.
La saga, dopo essere partita con un film tutto sommato completo di suo e reso totalmente originale dalla presenza di Scrat (un personaggio dalla fisicità e dalle dinamiche dell Looney Tunes) ha proseguito con un capitolo due decoroso e molto più rivolto verso i metodi della Disney. Con il tre hanno puntato sui regazzini con la grande moda anni '90 (ma che è un evergreen) dei dinosauri. Ora con questa (per ora) ultima fatica prendono due piccioni con una fava e alzano l'età media a cui vogliono piacere (agli adolescenti ovviamente), puntando sulla grande moda anni 0 dei pirati e contemporaneamente inseriscono anche un mini teen movie eternamente uguale a se stesso (ma che a me ha ricordato molto Bayside School).
Di fatto è proprio dai tempi della Disney più classica che non si vedeva un cartone più fieramente reazionario. In un decennio in cui le linee guida del film d'animazione non disneiano le ha introdotte Shrek (il primo capitolo intendo) rendendo d'obbligo il sovvertimento di ogni logica preconcetta; qui, la serie de L'era glaciale fa il lavoro opposto, tornando alla logica della famiglia più classica possibile e lavorando nella stessa direzione dei film di genere a cui si appoggia (come già detto il mini episodio del teen movie è talmente scontato e avrebbe potuto scriverlo chiunque).
Detto ciò il film diverte abbastanza (ci sono almeno un paio di battute fantastiche e il personaggio della nonna bradipo che fa la differenza), intrattiene senza noia e dove perde colpi è a causa della follia di inserire una decina di nuovi personaggi in una saga che ne aveva quasi altrettanti.
Ecco dove sta il vero limite, se nel prossimo capitolo ci aggiungono qualcun altro faranno l'Ocean's eleven della preistoria.
PS: il film è preceduto da un bel corto dei Simpson con protagonista Maggie. Il perché ci sia non lo so proprio, ma bisogna ammettere che fa da perfetto contraltare essendo i Simpson uno dei cartoni animati televisivi più reazionari (pur nella loro originalità) degli ultimi anni.
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