venerdì 23 settembre 2016

Commando - Mark L. Lester (1985)

(Id.)

Visto in Dvx.

A un ex soldato rapiscono la figlia, quando un rappresentante dei cattivi si presenta a casa sua per dettare le condizioni l'ex soldato die solo "No" poi lo uccide. Da quel momento in poi l'ex soldato farà una corsa contro il tempo per massacrare tutti prima che possano toccare sua figlia.

La trama è quanto di più semplice e il personaggio è spinto ai limiti; di fatto quello che viene realizzato in questo film è un cartone animato in live action (Arnold sradica una cabina telefonica.. e riuscendo a farla sembrare una cosa credibile) distruggendo il concetto di action fino a quel momento presente e dando il via all'esagerato machismo anni '80. L'idea alla base è decisamente cazzara; un protagonista con la super forza, una spalla con continui singulti isterici francamente fastidiosa e alcuni dei villain più patetici di sempre (come fai a morire dopo 3 secondi che scorti il protagonista, cazzo almeno prima chiedi un drink alle hostess). Eppure tutto questo funziona.
Funziona perché la scrittura è esagerata, ma riesce a non saltare mai lo squalo, per poco magari, ma rimane al di qua del limite. Ma soprattutto funzione perché c'è Schwarzenegger, un corpo esagerato, cartoonesco e dai limiti insondabili, in una parola credibile nella parte meno credibile di sempre; senza di lui questo film si sarebbe spento dopo 10 minuti in una corsa scema contro il tempo di un tizio ridicolo.
Bello anche il fatto che anni dopo sarà proprio questo genere esagerato ad essere parodiato in "Last action hero".
La regia latita praticamente sempre, ma almeno la storia scarna non permette momenti di stanca e dopo i 5 minuti iniziali parte in un'unica lunga sequenza che si interromperà solo con lo scioglimento finale.

Film apprezzabile, quindi, ma a essere onesti per i miei gusti l'esagerazione slapstick in un film totalmente serio non mi ha mai entusiasmato. Con la testa capisco che è un grande film, col cuore non del tutto.

PS: qui è presenza la quintessenza delle oneliner, la frase simbolo del film è "No" (in inglese "Wrong"). Essenziale, efficace e non serve saper recitare per dirla. Complimenti

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