venerdì 16 settembre 2016

Hallucination - Joseph Losey (1963)

(AKA the Damned)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato.

Una coppia in fuga dal fratello violento di lei cade da una scogliera e si ritrovano salvati da dei bambini... nulla di strano se non fossero a sangue freddo, e vivessero da soli in un bunker superaccessoriato. Sembrano prigionieri senza motivo, ma a donna comincerà ad accusare un malessere costante.

Film fantascientifico che risulta un mix di "Il villaggio dei dannati" e lo stile della swinging London (losey è il più british dei registi americani).
La prima metà è tutta giocata nel rappresentare dei ribelli anni '60 che ciondolano per una città distribuendo violenza gratuita come solo i giovinastri sanno fare; poi la fuga dei due protagonisti principali. Ecco questa parte è scevra di ogni riferimento fantascientifico o inquietante, è lenta, ormai invecchiata molto, banale e senza guizzi di alcun tipo (Oliver Reed nella parte di questo villain, sapendo che parti ha interpretato dopo, fa solo tenerezza).
Nella seconda parte dove avviene l'incontro con i bambini e viene posta una situazione assurda che, lentamente, si dipanerà fino allo scioglimento finale, particolarmente folle. Anche in questa seconda parte, seppure con maggior interesse, la trama si muove lenta riuscendo a catturare davvero l'attenzione solo nel finale.
Losey, particolarmente compassato apporta una regia dinamica, ma sottotono e, soprattutto, fuori luogo, non calata sui personaggi come nel contemporaneo "The servant".


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