venerdì 9 settembre 2016

Un maledetto imbroglio - Pietro Germi (1959)

(Id.)

Visto in Dvx.

Un tentativo di furto attira l'attenzione della polizia in una palazzina del centro di Roma, la settimana successiva un assassinio nell'appartamento vicino porta la squadra mobile a contatto con quel piccolo mondo di personaggi squallidi e schivi, all'interno di un delitto intricato e dai mille rivoli.

Germi crea un mix perfetto di giallo e commedia all'italiana, mettendo un'ironia pervasiva e graffiante contro ognuno dei personaggi, ma mantenendo sempre il focus sull'indagine. Lo svolgersi della vicenda segue pedissequamente i movimenti dei poliziotti (di cui il personaggio interpretato da Germi stesso è il vero mattatore), mostrando l'inchiesta come oggi fanno molti telefilm, con in più un gusto particolare nel caratterizzare tutti i coprotagonisti (al di là del bellissimo personaggio interpretato da Urzì, ho trovato di un'arroganza bellissima le telefonate della compagna di Ingravallo che fanno supporre una vita e un personaggio ben più profondi di quelli mostrati sulla scena, ma che non divengono mai realmente utili per la vicenda).
La gestione dei due registri, così costante e ben riuscita pur spingendoli entrambi al massimo è forse il maggior pregio del film; tuttavia anche la qualità della regia (sempre fondamentale nel Germi del periodo) non è da lasciare da parte. Una bellezza delle immagini e una cura nella fotografia che sono sottolineatura e corollario alla magnifica scrittura della sceneggiatura.

Infine tutto questo sforzo tecnico è sostenuto da un cast perfettamente in parte che riesce a sostenere personaggi più marginali (il povero Fabrizi, bravo, ma gravato da uno sei personaggi meno sfaccettati) ai protagonisti (già nominati Urzì e Germi, i veri capolavori di scrittura, ma anche la Cardinale che sostiene una delle poche parti completamente drammatiche del film) fino alle comparse (dove, a esempio, ho amato gli ammiccamenti pacati di Rosolino Bua nei panni del prete).

PS: ho letto in giro che viene definito noir, o addirittura il miglior noir italiano. Noir non è in senso stretto anche se questo è uno dei generi con le maglie più larghe in assoluto, ma, in ogni caso, definirlo il miglior noir del cinema italiano è un'offesa a "Riso amaro" od "Ossessione".

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