mercoledì 7 febbraio 2018

Daddy's home - Sean Anders (2015)

(Id.)

Visto in aereo.

Il secondo marito della bellissima Linda Cardellini è il mediocre Will Ferrell; patrigno amorevole dei suoi due figli di primo letto. Le non facili relazioni famigliari cominciano a prendere la piega sperata fino all'arrivo del padre biologico Mark Wahlberg, cool oltre ogni dire, sicuro di sé, avventuroso e perfetto in tutto. I due padri si troveranno a dover convivere.

Will Ferrell ha fondato una carriera sul personaggio dell'arrogante coglione, dell'ignorante pieno di sé incredibilmente bravo a fare qualcosa di molto specifico e a cui, alla fine, la propria ignoranza non solo non è un limite, ma gli permette anche di superare le avversità. Nei film, estremamente scemi, fondati su questi caratteri, riesce magnificamente, dando vita a gag totalmente anarchiche che, alla loro uscita, furono una ventata d'aria fresca e che, ancora adesso, si riescono ad apprezzare.
D'altra parte non gli si fa una colpa di voler fare qualche film drammatico o di ritornare al comico con un personaggio diverso. Quello che gli si incolpa è di svilirsi nel continuare a proseguire nel piatto carattere blandamente iniziato (o che almeno io ho visto per la prima volta) in "I poliziotti di riserva" (già in coppia con Wahlberg). Il personaggio dell'uomo mediocre perfettino e con rigide regole, dell'uomo fuori posto in ogni contesto, insicuro, ma disposto a rischiare ogni umiliazione per perseguire i propri intenti.
Gliene si fa una colpa perché è un terribile passo indietro rispetto alle sue creazioni precedenti, è uan concessione al già visto che riporta la sua vena anarchica a una serie di creazioni comiche banali e già viste. Di fatto è un tentativo di minarsi da solo e i risultati in questi film sono effettivamente imbarazzanti. In questo film un paio di momenti sono anche azzeccati, ma decisamente sono inseriti in un sistema che non funziona, che appiana, che scalda il cuore e che fa ritornare tutto alla normalità borghese di cui Ferrell è sempre stato in antitesi.
Wahlberg bravo e funzionale come spesso riesce ad essere fa il suo lavoro; senza infamia e senza lode non può essere accusato di aver affossato un film di cui doveva essere solo l'antagonista.

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