lunedì 3 giugno 2019

Estasi di un delitto - Luis Buñuel (1955)

(Ensayo de un crimen)

Visto in Dvx.

Un ricco messicano sui 40 anni, dai modi affabili e dal prestigio sociale immacolato, ha un'oscuro segreto; desidera ardentemente uccidere tutte le donne con cui entra in contatto; un desiderio ispirato da un carillion che torna dal suo passato.

Quello che sulla carta sembra un torbido thriller, nelle mani dell'ironico Buñuel diventa una divertita avventura parasessuale di un uomo probo. Smettendo per un attimo di mettere alla berlina la borghesia (per carità, l'intero film è ambientato nell'irreprensibile mondo della buona società messicana con più di uno scheletro nell'armadio, ma per una volta non è questa la spina dorsale del film) si prende la briga di mettere in piedi un divertissement freudiano, interpretabile come una metafora dell'impotenza sessuale, con la sensualità abbigliata bene, ma sempre presente.
Per una volta ben recitato (il periodo messicano di Buñuel non brilla per le interpretazioni dei vari cast), fotografato in maniera adeguata, ma soprattutto ben diretto, con un certo guizzo in più rispetto al solito, almeno sui movimenti di macchina da presa.

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