lunedì 12 ottobre 2020

Mastermind. I geni della truffa - Jared Hess (2016)

(Masterminds)

Visto su NowTv.

Jared Hess è uno dei registi indipendenti più personali e interessanti in circolazione, ovviamente è anche il mio preferito. Caratterizzato da personaggi dai connotati chiarissimi, immersi in un mondo a sé e con un'estetica (che arriva fino alle scelte di regia) pesantissima e molto riconoscibile. Sforna pochi film tutti molto simili (le tematiche sono sempre quelle), ma come i registi migliori (si legga pure Allen) si ripete rimanendo sempre originale.
In passato preconizzavo che la sua forza sarebbe diventata il suo limite rimestando nel già visto e nel banale e morendo sotto il peso del suo armamentario visivo.
Il passaggio a un cinema più ricco invece mi ha smentito, la sua morte (per ora) è stato l'abbandono dei suoi cliché.

Il film è comico demenziale con attori più o meno di peso in quel settore e nient'altro che sia in grande spolvero. La trama si concentra a costruire un film adatto per gli orfani di "Una notte da leoni" riuscendoci in parte, ma perdendo tutto in originalità.
Hess dal canto suo conduce si una storia di outsider, ma che nella tradizione hollywoodiana sognano il sistema e ne entreranno a far parte; per il resto il regista si limita all'abbigliamento del protagonista, qualche Personaggio spalla (la moglie è l'unica completamente alla Hess, impassibile, comica per il modo di porsi e non per quello che dice) e per una certa atemporalità ( il film potrebbe essere ambientato negli anni '80 come l'altro ieri).
Sembra quasi che dopo l'incipit (la presentazione dei due protagonisti in maniera quasi statica e una comicità puramente fisica, fino allo shooting fotografico) il regista si sia messo da parte. Proprio quell'inizio ci illude di come sarebbe potuto essere un'opera di Hess con i soldi, ma è troppo poco.

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