Visto ad un cineforum.
Un’obesissima sedicenne di colore di harlem, Precious, con una figlia con sindrome di Down in affidamento alla nonna ed un secondo figlio pronto per nascere, vive assieme alla madre completamente matta e cattivissima, soprattutto da quando il padre le ha lasciate. Non si sa bene il perché il padre se ne sia andato, ma potrebbe anche centrare col fatto che violenta Precious da quando è bambina e che i due figli di lei sono anche suoi. Mah. Sta di fatto che la cacciano pure da scuola, entra in una scuola speciale dove scoprono che è bravissima in matematica, ma sostanzialmente dislessica. Vabbè, si consola facendo scuola di ninja con la madre che cerca di colpirla con padelle, ciabatte e televisioni dimostrando anche di riuscire a competere con Bud Spencer nell’arte del grattone in ghigna. Ora della fine non vogliamo metterci pure un poco di AIDS?! Metterci un meteorite sarebbe stata la logica conclusione, invece…Devo indovinare? Il film è indipendente! E magari è stato pure al Sundance… Ok, ovviamente lo sapevo già, però una così alta concentrazione di sfighe è propria solo dei film indipendenti. Mi immagino come devono essere andate le cose quando è stato proposto il soggetto:
“Sig. Warner, ho in mente un film grandioso da far recitare a Morgan Freeman e Halle Berry; c’è questa ragazza obeserrima e nera di harlem che ha due figli avuti da suo padre e che viene menata dalla madre…”
“Basta così! Non voglio sentire altro! Abbiamo troppi soldi in questa casa di produzione per essere in grado di fare un film così profondo! E riuscire a girarlo magari con una macchina a mano! E riuscire magari ad andare al Sundance! Affidalo a qualche indipendente che possa scritturare al massimo Mariah Carey”
Ecco credo sia andata più o meno così; ma colgo le parole del Sig. Warner per introdurre forse l’argomento più spinoso del film; Mariah Carey! Intanto già avere l’idea di scritturarla in un film serio senza bikini mi pare una follia, ma scritturarla così com’è, senza trucco, sbiavida e invecchiata come se non fossimo più negli anni ’90 è un suicidio!
Altra grande questione è come sia potuto succedere che un cast certamente bravo, ma che ha fatto dell’inespressività una bandiera come non si vedeva dai tempi di John Wayne abbia potuto avere candidature agli Oscar… e mi fermo a contestare le candidature…
Il film è diviso in due parti. Nella prima c’è l’effettivo episodio biblico della fuga degli ebrei dall’Egitto a partire dalla decima piaga fino alla distruzione delle tavole della legge. Nel secondo è narrata la vicenda di due fratelli, uno credente ed uno ateo (ma ateo in maniera bizzarra, sembra essere assetato dall’iconoclastia verso i dieci comandamenti affermando più volte cose tipo “Perché dovrei crederci? Cos’hanno fatto i dieci comandamenti per me?”), il primo è un bambacione che lascia la donna amata (anche lei così maledettamente senza dddio) al fratello, l’altro è uno che vuole fare successo infrangendo ad uno ad uno i dieci comandamenti… io non so, dalle mie parti in bocciofila le bestemmie volano come fagiani nella stagione di caccia (e diversi altri comandamenti vengono infranti) eppure son tutti agricoltori con le pezze al culo lo stesso… comunque sia lui invece ce la fa. Ma vuoi che i nodi non vengano al pettine? Nel momento in cui infrangerà l’undicesimo comandamento “Non mischiare il cemento con la sabbia quando fai una cattedrale!” tutto quello che avrà costruito gli cadrà addosso (anzi, cadrà addosso alla madre). Lui sarà troppo oltre per essere salvato, ma la ragazza inizialmente contesa sarà ancora recuperabile…
Una famigliola di condadinotti è insidiata da un gruppo di possidenti locali dalle mire rapaci, cercano di resistervi, ma il morale si fa sempre più nero. Poco prima che le cose vadano a rotoli compare per caso un cavaliere solitario, che usa bene la pistola e fa a pugni… beh incassa da dio. Il pistolero si insedia nella casa dei contadinotti e darà loro una mano a vincere i cattivi, attirando le simpatie di tutti.
La storia di una coppia (
Un texano a cui un gruppo di nordisti sterminano la famiglio, si arruola nei sudisti per vendicarsi. Non solo non ci riuscirà ma (spoiler) perderà la guerra, ma anziché arrendersi fuggirà per cercare di riguadagnare la vendetta fino a quel momento sfuggita. I nordisti gli daranno la caccia. Nella fuga raccoglierà con se una serie di personaggi che con lui formeranno dapprima una sorta di armata Brancaleone e poi una specie di kibbutz.
In un’ora e mezza
Stupendo. Assieme a
La creazione di Frankestein ad opera di 
La 

Classico legal movie all’americana. Trama standard per una regia senza pretese.
L’apice artistico e morale della blaxploitation credo che possa essere visto in questo film, almeno col senno di poi. Il musical tratto dal mago di Oz, con solo attori di colore, diretto da Lumet e con la partecipazione di
Per una serie di sbagli tecnici un gruppo di bombardieri americani, equipaggiati con armi atomiche si dirige verso la Russia con il comando di distruggere Mosca. Il subbuglio che ne deriverà (rimpallato tra comando operativo, pentagono e casa bianca) porterà i presidenti delle nazioni nemiche ad avvicinarsi e collaborare per scongiurare il disastro, ma (SPOILER) ovviamente non riusciranno e il presidente americano darà ordine di distruggere New York come olocausto per evitare una guerra atomica.