lunedì 26 agosto 2013

American dreamz - Paul Weitz (2006)

(Id.)

Visto in tv.

Non so perché l’ho voluto guardare… non so perché, ma mi dava fiducia…
Invece il film tratta di un reality canoro dove Hugh Grant sceglie tra gli irritanti concorrenti quelli più bankable per l’audience. Contemporaneamente il presidente USA Dennis Quaid, in calo sul gradimento, decide di fare da giudice a quella gara per la puntata finale. Questa notizia sarà ghiottissima per i soliti fondamentalisti islamici che costringeranno il concorrente arabo a farsi saltare in aria durante la trasmissione… ovviamente le cose non andranno come sperato.
Va detto subito, il film dura un'ora e quaranta, ma viaggia velocissimo e sembra una puntata di un telefilm. E proprio come la puntata di un pessimo telefilm dopo averlo visto lo si dimentica in un attimo.

Non c’è niente di veramente ben fatto, non c’è comicità vera, ma solo delle macchiette stupide che si muovono sullo schermo; non c’è critica (che non è un obbligo, ma visto che non diverti prova a fare altro), ma solo lo sfruttamento di un ambiente che il pubblico conosce; non c’è una trama interessante, ma un’accozzaglia di eventi singoli e di personaggi improbabili ad interpretarlo.

Vorrebbe essere satira sociale (immagino, vedendo la locandina), ma si risolve con l'essere un film tanto innocuo quanto inutile.

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