lunedì 12 agosto 2013

The lone ranger - Gore Verbinski (2013)

(Id.)

Visto al cinema.

Sono entrato in sala con tutti i pregiudizi possibili, che questo fosse solo un pallido tentativo di prolungare la serie dei Pirati dei caraibi, ma ambientandola nel west (beh, questo è un dato di fatto) e che fosse il solito film con Johnny Depp che fa il solito personaggio alla Johnny Depp… la cosa curiosa è che entrambe le problematiche sono vere, ma per realizzare questo Lone ranger si sono basati più sul primo Pirati dei caraibi che sulla tetralogia complessiva (il primo era un dignitosissimo blockbuster, divertente e d’intrattenimento magnificamente realizzato).

Ecco qui si intersecano le solite (scontate) storie di riscatto personale, d’amore impossibile, di passato che ci insegue/vendetta, avarizia, sprezzo per le regole, ecc… il tutto calato in un buddy movie che riesce in più momenti a divertire (anche e soprattutto prendendo in giro se stesso), ma soprattutto con scene d’azione impressionanti

Ma andiamo con ordine, la storia come si è detta è piuttosto scontata (e non starò qui a descriverla), però i personaggi, per quanto siano macchiettistici, sono delineati abbastanza da interessare, gli attori scelti sono taluni innocui e onesti lavoratori (Hammer); talora dei grandiosi e onesti lavoratori troppo relegati al secondo piano (Wilkinson e Fichtner); talora attori presi per una parte inutile messi li solo perché sulla locandina riescano ad adescare i fan di Tim Burton (come può essere altrimenti giustificata l’ingiustificabile parte della Bonham Carter); taluni sono attori che hanno smesso di recitare quando hanno visto che a fare le faccette e le camminate strambe pigliavano più soldi, ma qui il loro essere inespressivi salvo per qualche faccetta rende perfettamente lo spirito del personaggio, e quindi ci stanno bene nella parte (devo dire che parlavo di Johnny Depp?).

Detto ciò il pacchetto confezionato è il classico blockbuster alla Verbinski, quindi un ottimo prodotto tecnicamente inappuntabile che realizza bene anche le scene d’azione… e qua scusatemi, ma è il più grande rave party di locomotive dai tempi di “The general”; nel finale i treni a vapore si inseguono, vengono crivellati di colpi, si scontrano, si scavalcano, fanno da trampolini, si schiantano ecc… e tutto in un turbinio di scene chiare, ben girate ed avvincenti, dove un Depp in parte si gode alcuni momenti slapstick presi a prestito da Buster Keaton. Il finale non può non piacere.

Certo il film è un film per regazzini e considerarlo più di questo è sbagliato, ma è un ottimo prodotto che, se non sarà svilito da seguiti inguardabili, potrò ricordarlo positivamente… vabbè lo dico: se fosse uscito quando anch’io ero un regazzino questo film poteva rischiare di essere il mio Indiana Jones

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