Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.
Una ragazza di una ricca famiglia newyorkese si innamora di un uomo del popolo, uno che ha sempre dovuto lavorare per vivere. Lo porta a casa per presentarlo come futuro marito ricevendo l'entusiasmo della sorella e del fratello, ma i dubbi del padre. Quando finalmente tutti saranno convinti l'uomo avvertirà che vorrebbe smettere di lavorare per trovare sé stesso (la vacanza del titolo originale) ricevendo gli strali della futura sposa e del suocero, ma l'amore della cognata.
Remake di un film del 1930 è una commedia romantica che non ha nulla della screwball comedy come, invece, ho letto in giro sull'internet (òe quattro capriole di Cary Grant non riescono, da sole, a cambiare il genere di un film) e, pur essendo ambientato nell'upperclass newyorkese, non è una commedia upper class; al massimo, nella prima parte, riprende il ritmo sostenuto e alcune dinamiche della commedia sei sessi.
Scritto divinamente scorre via con facilità muovendosi nell'angusto spazio di una pura commedia sentimentale (come già detto), ma con una vitalità incredibile che rende la prima parte una delle cose migliore che abbia visto fare da Cukor finora. Nella seconda viene tirato il freno a mano e il film deraglia nel melò perdendo molto, ma pur se sfocia nel sentimentalismo più spinto riesce comunque a mantenersi ad un certo livello. Un insieme di generi ben mescolati che riesce completamente digeribile anche a chi non ha dimestichezza nel sentimentalismo.
Remake di un film del 1930 è una commedia romantica che non ha nulla della screwball comedy come, invece, ho letto in giro sull'internet (òe quattro capriole di Cary Grant non riescono, da sole, a cambiare il genere di un film) e, pur essendo ambientato nell'upperclass newyorkese, non è una commedia upper class; al massimo, nella prima parte, riprende il ritmo sostenuto e alcune dinamiche della commedia sei sessi.
Scritto divinamente scorre via con facilità muovendosi nell'angusto spazio di una pura commedia sentimentale (come già detto), ma con una vitalità incredibile che rende la prima parte una delle cose migliore che abbia visto fare da Cukor finora. Nella seconda viene tirato il freno a mano e il film deraglia nel melò perdendo molto, ma pur se sfocia nel sentimentalismo più spinto riesce comunque a mantenersi ad un certo livello. Un insieme di generi ben mescolati che riesce completamente digeribile anche a chi non ha dimestichezza nel sentimentalismo.
Cukor dirige il cast con mano
invidiabile rendendo perfetti tutti gli attori e senza lasciare che
la coppia centrale sfoci in un mix fra "Susanna" e Romeo e Giulietta.
Non sarà un capolavoro, ma è una delle poche commedie sentimentali che consiglierei senza alcuna esitazione.
Non sarà un capolavoro, ma è una delle poche commedie sentimentali che consiglierei senza alcuna esitazione.
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