lunedì 20 maggio 2019

Gunny - Clint Eastwood (1986)

(Heartbreak Ridge)

Visto in tv.

Un datato sergente sopravvissuto alla Corea e al Vietnam, ostile nei confronti dei più giovani superiori (perché sono tutta teoria e niente pratica) viene assegnato al comando di un plotone di perdenti in attesa di raggiungere l'età della pensione. Prenderà le cose molto sul serio, addestrerà meglio del previsto con metodi personali e, quando scoppierà il caso di Grenada, dimostrerà la bontà di quanto fatto sul campo di battaglia.

Film di guerra condotto da un Eastwood sempre roccioso, ma declinato verso la farsa in maniera molto godibile. Conduce una commedia canonica di vecchio contro nuovo (dove il vecchio è, ovviamente migliore), di riscatto del più debole, di successo guadagnato sudando e di violenza necessaria; in una parola, è un film molto americano. La parte di commedia non è impeccabile, ma funziona bene, intrattiene, diverte e regala una serie di quotes da fare invidia ad un noir di Chandler (il personaggio di Eastwood non dialoga, declama aforismi cazzuti).
Tutto sembra preordinato e prevedibile fino al finale, dove l'invasione di Grenada viene mostrata in un'ottica positiva e glorificante con una doppia valenza; da una parte dimostra tutti gli attributi (positivi) degli USA, dall'altra, in una botta di onestà, la presnta come un riscatto nei confronti della sconfitta in Vietnam.
Eastwood si sa, è un conservatore e un patriota, ma si sa anche che non è un idiota; primo realizza una farsa e poi una glorificazione che strizza l'occhio alle critiche; qualunque fosse il suo disegno originale il film riesce ad essere di un sottile fascismo contemporaneamente a un parodia di sé stesso. Non è un capolavoro, ma funziona perfettamente.

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