venerdì 2 agosto 2019

The strangers - Bryan Bertino (2008)

(Id.)

Visto in Dvx.

Una coppia in (recente) crisi, va nella casa delle vacanze dopo una festa di matrimonio. Durante la notte 3 persone incomberanno su di loro, rubando i cellulari, mettendo fuori uso la macchina e minacciandoli senza alcuna speigazione.

Per me questo è l'inizio dell'home invasion come noi lo conosciamo. Si, i padri nobili del genere vanno da "Cane di paglia" ad "Arancia meccanica" o un più recente "Funny game", ma a conti fatti sono film con altri intenti, altre strutture, altri toni in cui interoccorono sequenze (a volte neppure lunghissime) con home invasion. Questo è il primo slasher classico che si concentra sul gioco del gatto con il topo di alcuni individui che invadono l'abitazione dei protagonisti (si, ok, siamo onesti, il primo è "Them", ma è stato meno seminale di "The strangers"... e poi l'ho scoperto solo molto di recente e non l'ho ancora visto).

Il film però sembra fare il paio con il contemporaneo "Vacancy" e, purtroppo per Bertino, quello era un film realizzato da dio. Entrambi inseriscono una coppia in crisi in une vento drammatico ed entrambi vorrebbero fornire un arco narrativo alla crisi, in entrambi i casi la coppia viene braccata e in entrambi i casi i motivi sono assenti (in "Vacancy" ci sono, ma sono esterni alla coppia). Peccato che "Vacancy" sia un film curatissimo sulla scrittura dei personaggi, sulla fotografia e la gestione degli spazi oltre che essere estremamente inquietante.
Bertino dal canto suo scrive una storia in cui il family drama è pretestuoso e mal utilizzato, idealmente utile a empatizzare, ma di fatto porta via minutaggio senza aggiungere niente di che; l'arco narrativo della coppia in crisi è tagliato con l'accetta e passa da "coppia che si lascia" a "coppia ancora innamorata" senza una vera evoluzione.
I villain del film sono piuttosto ridicoli, giocano troppo nella prima parte senza fare nulla di concreto, concedendo ampio spazio a un climax di tensione notevole, ma che si disperde nell'insistere sulla mancanza di sangue (dopo un pò che i cattivi non arrivano al dunque il pericolo percepito per la coppia scema e non mi interesso più all'incappucciato con l'accetta, tanto non li ammazza).
La fotografia è dozzinale, mentre la regia riesce a sfruttare un paio delle buone idee messe nella sceneggiatura.
E tutto questo è un peccato ancora maggiore, perché un paio di basi buone ci sono. I villain sulla carta sono perfetti, spietati, immtivati, incappucciati. Peccato perché il climax di cui dicevo nella prima mezzora (nonostante il family drama) riesce a creare uno stato di tensione costante che diventa intollerabile appena si vede il primo dei cappucci.
Nonostante il successo e la presenza di Liv Tyler (che hanno portato a un inspiegabile seguito 10 anni dopo!) è più un'occasione persa che non un film riuscito a metà.

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