domenica 12 dicembre 2010

Labyrinth dove tutto è possibile - Jim Henson (1986)

(Labyrinth)

Visto in DVD, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Una ragazza terribilmente adolescenziale desidera che il re dei goblin si porti via il suo infante fratellino urlante… peccato che il re dei goblin sia David Bowie, e you can’t fuck around with David Bowie.

Sarà costretta ad attraversare un periglioso labirinto per riuscire a ritrovarlo.

Il film ha diversi punti di forza che stanno tutti nel cattivo gusto anni ’80 utilizzato nel modo giusto. David Bowie che canta di fronte ad un pubblico di pupazzi e nani travestiti è un momento di altissima commozione per tutti; gli effetti speciali fatti con la gomma piuma ed il polistirolo (mostri compresi) sono assolutamente impagabili e al loro meglio per quasi tutto il film; vi è nei titoli di testa una delle prima creature realizzate in CGI del mondo…e fa molto schifo oggigiorno; le scenografie e la messa in scena sono praticamente perfetti.

Certo il film è per bambini e come tale deve essere considerato, la storia inizia troppo rapidamente per poter essere credibile e troppo spesso la storia fa riferimento a stucchevoli sentimenti di amicizia esposta ed ostentata, ma vabbè, per forza. Ciò che più colpisce invece è l’inventiva nella realizzazione di alcune sequenze o creature, momenti come la caduta nella buca con le mani sulle pareti (che parlano mimando dei volti), i mostri pazzi che voglio svitare la testa alla protagonista o le carte da gioco viventi che fanno indovinelli, sono momenti davvero ben realizzati sotto ogni punto di vista.

Poi io adoro gli effetti speciali anni ’80.

PS: bisogna ammettere comunque che vedere un David Bowie con la parrucca di McGyver e una calzamaglia che ci tiene a sottolineargli il pacco mentre maneggia con noncuranza un bambino è il più grande spot a favore della pedofilia della storia del cinema.

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