mercoledì 25 maggio 2011

Il caso Thomas Crown - Norman Jewison (1968)

(The Thomas Crown affair)

Visto in DVD.

Un ricco ragazzotto annoiato e dal fascino irresistibile fa rapine alle banche per passare il tempo. Nessuno riesce a beccarlo, quindi l’assicurazione della banca gli mette alle calcagna il mastino più diabolico che hanno, una donna giovane e dal fascino irresistibile. La caccia sarà dichiarata apertamente e condotta in modo tale da sedursi reciprocamente (strano)… beh a questo punto il film si scrive anche da solo.

Il film è registicamente schizofrenico, Jewson sembra voler fare di tutto, in ogni momento, tuttavia la “fantasia” nell’inquadrare e nel muovere la macchina da presa non è quasi mai funzionale, risulta fine a se stessa; sembra quasi che il regista si renda conto di avere in mano determinati strumenti e voglia usarli tutti, sempre (l’esempio più clamoroso è lo split screen, di cui questo film è stato uno dei primi a farne uso; ma viene utilizzato in maniera indiscriminata, talvolta rendendo meno chiara l’inquadratura invece di semplificarla). Alcune scene, come quella degli scacchi, giovano della serie di inquadrature sempre diverse, ma complessivamente è davvero un bambino che gioca coi colori (si veda anche soltanto il bacio che segue la suddetta partita a scacchi).

Un film dalla trama standardizzata e dalla regia esagerata che offre intrattenimento spicciolo, ma che oggi potrebbe essere visto solo da un fan dei due protagonisti

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