domenica 8 maggio 2011

La voce della luna - Federico Fellini (1990)

(Id.)

Visto in VHS.
Più che una storia unitaria è la solita collezione di momenti, di scene disgiunte alla Fellini, tutte che rincorrono un tema comune, nella fattispecie l’elogio della follia come fonte principale dei sentimenti veri, della vita autentica e bla bla bla…

Si insomma il tema non è originale, ma Fellini lo esalta e lo migliora col suo tocco leggero e surreale, con le sue ricostruzioni antinaturalistiche degli esterni in studi di posa e con la scelta del solito corredo di volti felliniani. In più il film si pregia della partecipazione di Benigni (personaggio non sempre in parte e che rischia sempre di sfociare nell’irritante) che viene usato al meglio e diventa semplicemente fondamentale, in più c’è pure un Villaggio che, pur non eccellente, riesce bene nel suo sporco lavoro.

Nell’insieme il film, l’ultimo del regista emiliano, risulta il migliore fra quelli dell’ultimo decennio (ammetto di non aver mai visto "E la nave va”), poetico e godibile nella sua illogica distribuzione dei fatti.

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