martedì 31 maggio 2011

Lo straniero senza nome - Clint Eastwood (1973)

(High Plains Drifter)

Registrato dalla tv.
In un paesino tre balordi uccisero uno sceriffo (a quell’omicidio tutto il paese assistette senza muovere un dito) e furono poi acchiappati, giurarono pure di vendicarsi dei paesani una volta usciti e di li a pochi giorni verranno scarcerati. Tutti sono inquieti, finchè non arriva uno straniero che, dopo aver dimostrato il suo valore alla pistola, viene convinto ad aiutarli, in cambio chiede carta bianca in ogni ambito della vita sociale e legale del paese. Fa diventare sceriffo e sindaco un nano, fa tingere tutte le case di rosso, fa allestire un banchetto luculliano per i tre fuorilegge che vengono a vendicarsi, smembra edifici, insidia tutte le donne che gli capitano a tiro (non che loro non siano contente comunque…), nel finale ucciderà i tre malviventi, e poi se ne andrà, lasciando un paese distrutto dietro di se.

Magnifco film sulla vendetta totale che fonde il western con il surreale in alcune delle sequenze più assurde che si ricordino. Eastwood alla sua seconda regia torna dalle parti dello spaghetti western (nel suo personaggio e nella descrizione dell’ambiente coi volti prima che con gli scenari), ma ci aggiunge molta più ironia, il gusto del bizzarro, un poco di spiritismo e tanti colori accesi.

Il film sulla carta dovrebbe piacermi (vendetta, surrealtà, nani) eppure non mi ha convinto. La storia è affascinante, ma si muove con lentezza e senza una direzione precisa. Si intuisce subito tutto, eppure non si sa mai dove voglia andare a parare. Carino e originale, ma personalmente niente di più.

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