(Id.)
Visto in tv.
La Streisand è figlia unica di un rabbino di un villaggetto dell'Europa orientale; con lui studia teologia, ma deve nascondersi agli occhi sessisti dei compaesani. Alla morte del padre, si "traveste" da ragazzo e si iscrive ad una scuola talmudica. Qui si innamorerà del suo compagno di studi. Se già così l'assurdometro è notevole le cose si complicano quando la fidanzata dell'amico viene data in sposa a lei... Dopo il matrimonio (!) la Streisand le proverà tutte per non dover fare sesso con la neo moglie. Alla fine ammetterà il proprio sesso (e l'amore all'amico)...
Storia assurda e accomodante oltre ogni dire tratta da un'opera di Singer (che a intuito deve essere migliore). Messa in scena notevolissima con costumi e location perfette.
Quello che non è perfetto è l'assurda Streisand che interpreta un uomo (un brutto uomo tra più femminei che si possa immaginare), che interpreta canzoni assolutamente dimenticabili (non mi si dica che ce n'è anche solo una di decente) interpretate con stile (e ci mancherebbe), ma che allungano tantissimo il minutaggio senza alcuno scopo. Le scene canore poi sono dirette (dalla stessa Streisand!!) con una noia e una mancanza di fantasia che ha del notevole.
Di fatto un carrozzone che la Streisand crea per far rifulgere se stessa.
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