lunedì 7 aprile 2014

La zona morta - David Cronenberg (1983)

(The dead zone)

Visto in tv.

Un insegnante rimane in coma per 5 anni a causa di un incidente. Al suo risveglio si rende conto di vedere episodi del passato o del futuro dell persone con cui entra in contatto. Gli episodi del passato si rivelano infallibilmente corretti; quelli del futuro invece sembrano più probabilistici, si rende conto di riuscire a modificare gli eventi. Nel finale dovrà porsi una domanda imbarazzante; se fossi davanti ad un nuovo Hitler sarebbe giusto ucciderlo in via preventiva?

Primo film hollywoodiano di Cronenberg e, forse, il meno personale di sempre. Difficile trovare una sua tematica classica in questa storia se non tirandola molto (vogliamo vedere un qualche discorso sulla trasformazione? o magari sui giochi della mente?). Anche lo stile è asciuttissimo e concreto come ci ha abituati di recente, ma assolutamente distante dagli eccessi degli anni '80. Il film però ingrana bene; sembra bypassare (non so quanto volontariamente) la parte più prettamente fantasy del gioco di vedere nel tempo e si concentra sulla sofferenza di un uomo isolato per la sua metamorfosi, escluso da un'ambiente che era il suo fino a poco prima (per lui sono passati pochi minuti, per tutti gli altri 5 anni), un uomo che si trova fra le mani un qualcosa che non capisce, non controlla e non sa fino a che punto è affidabile. Tutto questo viene magistralmente mostrato da un misuratissimo CHRISTOPHER WALKEN (per rispetto devo scrivere il nome di questo grande attore tutto in maiuscolo) che nell'interpretare un uomo banale immerso nello sconforto e al limite della psicosi è semplicemente impeccabile.
Indubbio però qualche momento con il freno a mano tirato che porta avanti la vicenda personale del protagonista senza particolari scopi.

PS: non ho mia letto il libro, ma per emozioni che trasudano dallo schermo (e non per mera qualità delle immagini) questo è, forse, la miglior trasposizione cinematografica di un film di King.

2 commenti:

Nella Crosiglia ha detto...

Lo ricordo ancora e lo rivedo sempre volentieri, misurato e misterioso al punto giusto..
Belle recensioni, interessanti ed esaustive..mi sono iscritta con molto piacere ..
Spero in un tuo ricambio!
Grazie e buona serata!
http://rockmusicspace.blogspot.it/

Lakehurst ha detto...

scusa, non so come mai, ma mi è sfuggito il tuo commento fino a ora. grazie dei complimenti, butterò certamente un occhio sul tuo blog