(Death to Smoochy)
Visto in Dvx.
Il presentatore di un programma per bambini viene beccato prendere tangenti e scaricato dal network, che lo rimpiazza in fretta e furia con un giovane idealista abbastanza scemo che crea il personaggio del rinoceronte Smoochy. Il giovane si attira le antipatie del vecchio presentatore andato fuori di testa, di molti rappresentati del network per il suo idealismo eccessivo e della mafia che non riesce più a stornare parte dei guadagni come faceva prima.
Conosciamo tutti il DeVito regista, si sa che non è impeccabile, ma che ama sguazzare nella commedia nera, gli piace andare sopra le righe e sporcarsi le mani con il grottesco, a volte gli riesce da dio, altre volte meno... ecco qui siamo a livello meno.
Da sempre è al limtie nella scelta delle storie e nella messa in scena e quindi è facile per lui strafare. Qui la storia è inutilmente ingarbugliata, si dilunga ad aggiungere parti che non servono per poi virare velocemente per non perdere altro tempo (due dei più agguerriti nemici del protagonista si redimono nel giro di una scena rendendosi conto che lui è autentico!) arrivando troppo spesso all'implausibile, allo sciatto, all'inutile. Il resto del film è condotto come un cartone animato, colori chiassosi (ma non ben utilizzati), recitazione esageratissima (che ammazza le performance di un Norton all'epoca all'apice del successo e di un Williams che poteva sguazzarci davvero bene nella parte del buffo psicotico) e regia che fa di tutto per non essere convenzionale, ma non colpisce mai.
Un film che se fosse stato un pò meno esagitato sarebbe diventato una perla del grottesco; però è stato ammazzato dalla tracotanza.
PS: film ricchissimo di caratteristi di valore che avrebbero aggiunto qualcosa ai protagonisti di peso
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