mercoledì 31 gennaio 2018

Schiava del male - Jacques Tourneur (1944)

(Experiment perilous)

Visto in Dvx, in lingua originale sottotitolato in inglese.

Uno psichiatra rimane invischiato in un ambiguo dramma famigliare; mentre studia la follia della moglie ne rimane innamorato e presto, comincerà a dubitare su chi sia il folle, a meno che lui stesso non stia scivolando verso la pazzia.

Adattamento dell'ennesimo romanzo thrilling, costruito sulla falsariga dell'eterno "Rebecca"; uscito lo stesso anno di "Angoscia" (con cui condivide l'ambientazione storica), rimane a tutti gli effetti un film di serie B che sfrutta la scia di altri più quotati.
Alla regia l'ottimo (di solito) Tourneur fa di tutto con i soliti elementi; un'ambientazione quasi solo notturna, giochi di ombre e luce e una messa in scena della casa di famiglia barocca, misteriosa e soffocante come la psicologia dei suoi abitanti.
Al di là di questi tentativi ben congegnati, però, la tensione latita. Il film è costruito con fiacchi flashback che non danno ritmo alla vicenda; le ambiguità che la storia offre vengono rapidamente eliminate mostrando fin da subito il colpevole e, in aggiunta, la statica recitazione di Brent e Lukas (la Lamarr si salva con una recitazione sottomessa e sussurrata come il suo personaggio) che tende solo a rallentare un treno già fermo.

In definitiva un versione fiacca di un genere di moda trattata con stile da un Tourneur troppo sfiancato.

Nessun commento: