venerdì 2 marzo 2018

Tre manifesti e Ebbing, Missouri - Martin McDonagh (2017)

(Three billboards outside of Ebbing, Missouri)

Visto al cinema.

Una donna ha perso la figlia (è stata violentata, uccisa e bruciata) 7 mesi prima e non ha ancora ricevuto nessuna parola dalla polizia; decide di affiggere 3 manifesti per chiedere al capo che cosa stanno facendo. la piccola comunità di Ebbing, dove tutti si conoscono e il disagio è normale moneta di scambio, si mettono in moto reazioni aggressive e o protettive

McDonagh mette in piedi un western contemporaneo dalla sensibilità europea (personaggi molto caratterizzati, i rapporti sociali al centro della vicenda, l'impossibilità di assegnare il ruolo di buoni o cattivi con facilità) e lo veste con i panni della commedia nera (almeno nella prima parte) cinica e dura portando in scena una galleria di personaggi cinici e duri che danno più l'impressione di freak ben tollerati piuttosto che di persone normali con dei tic o un passato complicato.
La base è ottimale e l'ironia iniziale stempera dei pugni nello stomaco (concettuali, ma anche emotivi) enormi e riesce a far tollerare senza alcun problema una tendenza al sentimentalismo spicciolo.
Il problema è che la carne al fuoco è troppa. La vicenda è tentacolare, i personaggi molti e i rapporti che intrecciano ancora di più. Durante lo svolgimenti, quindi, le idee (anche quelle ottime) si perdono o vengono gestite frettolosamente (il personaggi interpretato da Dinklage, o ancora di più [SPOILER ALERT] il suicidio di Harrelson, le cui conseguenze, potenzialmente devastanti, si risolvono in 10 minuti con lettere smielose e un dialogo [STOP SPOILER]). Questa deriva delle buone idee viaggia di pari passo con la perdita di cinismo; distribuito a piene mani all'inizio sembra dover soccombere a un'ondata di emotività spicciola (quante parole vengono lette o dette mentre una singola lacrima scorre sul volto di un personaggio) e una tendenza ad appianare verso il consolatorio anche le figure più estreme. Poco possono la violenza (fisica o verbale), gli insabbiamenti, il razzismo, tutto finirà nel calore di rapporti umani ritrovati (in maniera incredibilmente veloce).

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