lunedì 3 dicembre 2018

Titanic - James Cameron (1997)

(Id.)

Visto al cinema.

Il film evento degli anni '90 con incassi maggiori anche del (successivo) Matrix; un esperimento sociale di fidelizzazione delle regazzine più che una mera sperimentazione artistica. Giustamente riportato al cinema per il ventennale... e io per la prima volta me lo vedo.

All'epoca, allergico al battage puntato tutto su un target molto preciso dell'epoca (ma che presto esondò colpendo un pubblico molto più diffuso) decisi, orgogliosamente e non senza un'enorme dose di narcisismo che non lo avrei mai visto. Ho portato pazienza fino ad ora, ma l'idea di vedere un film del genere al cinema, forse per l'ultima volta mi ha convinto. E mi è piaciuto, molto.

Ad uno sguardo attento, il film è un perfetto concentrato di quel decennio, suddiviso in tre parti (non equilibrate):
Il film che mostra il successo della scienza e della tecnica (tutta la prima parte con le immagini del Titanic originale) che è un'immagine perfetta dello zeitgeist di quell'epoca (di cui "Jurassic Park" rappresenta il capolavoro).
Il film d'amore impossibile che... beh è tipico di ogni periodo del cinema, ma che non demorse neppure nei 90s.
Il disater movie!
Ecco, quello che più mi ha colpito è che Cameron attira un pubblico specifico con la storia d'amore, lo seduce fino a convincerlo ad ossessionarsi al film, poi gli butta addosso più di un'ora di distruzione totale con patemi d'animo che "Twister" non potrà mai raggiungere.
E il comparto tecnico è fenomenale. In epoca selvaggia per la computer grafica la (lunghissima) sequenza finale è incredibile, la regia gestisce la tensione in maniera impeccabile e, immagino, per chi all'epoca ancora non sapesse nulla l'impressione che i due potessero non farcela fin dentro la nave era palpabile.

Comparto estetico è, ovviamente, anche migliore, con una cura nella ricostruzione degli interni e dei costumi come solo la Hollywood piena di soldi si può permettere.

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