mercoledì 4 maggio 2011

Il processo di Giovanna d'Arco - Robert Bresson (1962)

(Procès de Jeanne d'Arc )

Visto in DVD.

Uno dei registi più spirituali della storia del cinema, nonché francese, prima o poi doveva incappare in Giovanna D’Arco.


La storia è quella nota, e si basa sugli atti ufficiali resi pubblici ad inizio 900, Bresson affermò di non aver quasi toccato per nulla i dialoghi, si butta quindi a capo fitto nel mostrare i sentimenti unicamente con le immagini, in un campo-contro campo precisissimo interrotto da alcune sequenze fuori dal tribunale che tornano al gusto per i dettaglio dei film precedenti.


Inoltre, cosa nuova per Bresson, il ritmo è molto sostenuto, per i dialoghi serrati e anche in virtù di un minutaggio limitato (dura circa un’ora).


Quello che ne viene fuori è il ritratto, piuttosto originale specie per l’epoca, non di una vittima (com’è invece nell’opera di Dreyer), ma di una donna forte, artefice del suo destino, sicura di se e senza paura di fronte ad un nemico decisamente più vigliacco. Si insomma, risulta lei la vincitrice di questo processo. In questo senso il film è decisamente da vedere, ma ancora preferisco la sofferta opera di Dreyer.

2 commenti:

Manuel L. Boleyn ha detto...

Bellissima pellicola di Bresson anche se qui il confronto con l'opera di Dreyer salta subito all'occhio. E' difficile non poter affermare che sicuramente l'opera del regista danese sia nettamente superiore a quest'ultima ma è pur vero che nei due film vengono mostrati due volti diversi dell'eroina francese, come dici tu! Da vedere sicuramente, ma di sicuro chi vede questo non deve trascurare "La passione di Giovanna D'Arco"!

Lakehurst ha detto...

eh beh, d'altra parte qui Bresson ha fatto un gran film, ma Dreyer nel suo ha proprio inventanto un linguaggio nuovo nei primi piani