venerdì 20 gennaio 2012

Matinee - Joe Dante (1993)

(Id.)

Visto in Dvx.
John Goodman è un Roger Corman, un regista di horror di serie B, più sperimentali che riusciti, che gira l’america nella speranza di invogliare la gente a venire a vedere le sue opere. Nel frattempo c’è la crisi di Cuba e nella cittadina in Florida dove Goodman ha una prima si scatena la paure del nucleare. Perfetto per il regista che deve presentare “Mant”, un film su un uomo trasformato in un ibrido uomo/formica a causa di una esplosione atomica. Qui si intersecano le vite di una manciata di regazzini appassionati di film horror.

Film carino di un Dante ancora proiettato verso il genere “per ragazzi”, e in questo film più che creare una horror-commedia, vuole solo far prendere confidenza i più giovani con i filmacci horror anni ’50-’60 (più un progetto nostalgia non completamente riuscito).

Le storie dei ragazzi sono però consuete e non adeguatamente trattate, i giovani protagonisti sembrano una scusa per aumentare il minutaggio e sono stereotipati all’inverosimile svilendo l’intero film. Quello che si salva è il personaggio di Goodman, il solito, cinico, imbonitore da fiera, più ingegnoso della media, che si da da fare per sfangarla anche stavolta. Tutte le parti dove compare l’ingombrante regista, sono sequenze ben riuscite, anche sono ben poca cosa per permettere di salvare l’intero film. Ovviamente Goodman è perfetto a dare corpo al suo personaggio.

PS: l’idea di utilizzare l’elettricità nei momenti di tensione di un film per dare un “colpo” fisico nel momento dello spavento fu davvero utilizzata in quei gloriosi anni della serie B.
PPS: qui sotto il poster di "Mant".

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