venerdì 13 gennaio 2012

Mantrap - Victor Fleming (1926)

(Id.)

Visto in DVD.
Un avvocato divorzista stressato dal lavoro e dalle donne vuol rifugiarsi nel mondo selvaggio dei canadesi, lontano da città, caos, donne e rapporti umani più complessi di uno sbadiglio. Andrà a casa di un canadese tipo… ma li troverà la neo moglie dell’uomo, una ragazza bella e un poco ninfomane, che è appena giunta da Minneapolis, scegliendo l’isolamente perché il neo marito è diverso dagli uomini di città. Ci metterà un secondo netto a flirtare con l’avvocato e a rimpiangere la vita di città. I due fuggiranno, ma la ragazza flirta come se respirasse e le cose si complicheranno.

Commedia di un giovane Fleming, tutt’altro che alle prime armi. Il film risulta spigliato e decisamente godibile e, cosa assai rara in un film muto, divertente. Neppure i film di Leni più apertamente comici mi hanno fatto ridere, al massimo sono simpatici, qui in diverse occasioni (soprattutto nella parte iniziale) si può ridere davvero. Gli attori, soprattutto Clara Bow, sono fantastici anche nell’ottica del cinema sonoro. Alcune battute sono degne del primo Woody Allen o quantomeno di Groucho Marx (“non considerarmi come un uomo, ma come un mezzo di trasporto” o i giochi di parole inglesi fra ankle e uncle) e i volti dei comprimari sembrano scelti da Jared Hess.
Decisamente non è un film epocale, ma l’impressione è positiva, oltre ogni aspettativa.

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