lunedì 6 ottobre 2014

Italy in a day, Un giorno da italiani - Gabriele Salvatores (2014)

(Id.)

Visto in tv.

Come è noto Ridley Scott ha dato vita a quell'assurdo progetto di "Life in a day" (che non ho ancora visto) chiedendo alle perosne di tutto il mondo di inviare un filmato di una loro giornata, unico limite il giorno doveva essere 24/07/10.
A distanza di tre anni, anche in Italia si decide di replicare l'esperimento il 26/10/13 (sempre con il mantello di Ridley Scott).
Di fatto questo documentario sottolinea come le risorse della tecnologia siano qualcosa di importantissimo purché la testa che le coordina sia unica, i contributi di tutti sono importanti, ma il professionista che ne fa la cernita è vitale.

Il film di Salvatores è un documentario che punta molto sull'emozione, sulla tenerezza e sul senso larger than life di ogni utente. Per farlo non si limita a mostrare momenti positivi, ma anche scnee di tenerezza dovute alla malattia, dignità nella morte, personaggi estremi, persone che fuggono e qualcuno semplicemente in una situazione disperata (il pensionato ex dirigente d'azienda, il padre separato che attende il figlio o la ragazza che si inquadra con la tomba del ragazzo). Non c'è una storia unica, ma spesso vengono reitertamente mostrati spezzoni di uno stesso filmato come a completare una microstoria, per mostrare gli stessi personaggi cosa stanno pensando adesso.
Interessante inoltre le tecniche cinematografiche mezze in campo (spesso dagli utenti), il montaggio della ragazza prima e dopo il trucco che crea un effetto speciale d'inizio secolo, il parlare di qualcosa mentre le immagini mostrano il contrario (il ragazzo appena sveglio che dice alla madre al telefono che sta mangiando) o aggiungono senso alle parole (la ragazza che dice di voler crescere la sua famiglia a Palermo, mentre sullo sfondo si può vedere l'obelisco di Washington).

Esperienza interessante, breve e ricca di sentimenti... personalmente ho una fobia circa il tempo che passa e l'effetto finale che ne ho ricavato è stato un pò il contrario di quello voluto, il reiterare di fatti, la replica che ogni persona fa della stessa vita di tutti gli altri pensando di essere unica, mi ha dato depressivo di inutilità delle cose che pochi altri film erano riusciti.

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